OMOTRANSFOBIA: ONLINE LO SPOT DEL CENTRO MOLISE.LGBT

E’ online lo spot del spot di promozione del Centro Molise LGBT – Centro contro le Discriminazioni, realizzato dal Comune di Campobasso, dalla Cooperativa Sociale Il Geco e da Arcigay Molise.

Lo spot racconta casi di discriminazione affrontati in Molise da parte dell’associazione Arcigay Molise e mostra come oggi, dopo tanti anni di richiesta, tali episodi possano essere affrontati con un apposito servizio.Il progetto è stato ammesso a finanziamento dall’ Ufficio Antidiscriminazioni Razziali-Presidenza del Consiglio dei Ministri e ha permesso l’apertura di un Centro destinato al supporto di vittime di omofobia e transfobia in MoliseIl Centro è presente a Campobasso in Viale del Castello 68 e Isernia in Viale dei Pentri 159.

Tutti gli orari di apertura sono riportati sul sito www.molise.lgbtPer informazioni e prenotazioni: centrolgbt@molise.arcigay.it – 3347073204

https://www.facebook.com/ArcigayMolise/videos/668059251474755/

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Convocazione del Congresso Territoriale dell’Associazione Arcigay Molise APS

E’ convocato il congresso del Comitato Territoriale Arcigay per lunedì 3 ottobre 2022 alle ore 16:00 in prima convocazione e, qualora non si raggiunga il sufficiente numero legale,in seconda convocazione

lunedì 3 ottobre 2022  alle ore 16:30 presso Viale dei Pentri, 159 – Isernia

con il seguente ordine del giorno:

1. Illustrazione delle mozioni pervenute per il XVII Congresso Nazionale Arcigay;

2. Votazione delle Mozioni pervenute;

3. Elezione persone delegate per il XVII Congresso Nazionale Arcigay;

3. Proposta della/e persona/e per il Consiglio Nazionale a norma dell’art. 22 dello Statuto Nazionale di Arcigay;

4. Votazione eventuali Ordini del Giorno, Emendamenti statutari e Raccomandazioni

Altri punti, non riguardanti il Congresso Nazionale:

5. Varie ed Eventuali

  1. Il Congresso territoriale è convocato secondo le norme dello Statuto territoriale, dello Statuto nazionale e del Regolamento del XVII Congresso nazionale di Arcigay.
  2. Hanno diritto di voto tutte le persone associate al Comitato Territoriale Arcigay e di tutte le associazioni aderenti ad Arcigay nel territorio di competenza del Comitato Territoriale.
  3. Le persone socie possono presentare la propria candidatura a delegati/e entro il giorno 30 settembre alle ore 18:00, utilizzando il modulo preposto presso la segreteria associativa, e consegnato con relativa validazione e identificazione delle persone candidate
  4. Saranno elette 2 persone delegate più almeno 2 persone supplenti.
  5. La presentazione di documenti (vedi punto n.4) deve pervenire in forma scritta presso la segreteria amministrativa del Comitato Territoriale Arcigay Molise entro il giorno 30 settembre 2022 alle ore 18:00

È possibile consultare le mozioni presentate per il XVII Congresso nazionale all’indirizzo: https://www.arcigay.it/xvii-congresso-nazionale/

Isernia, 01/09/2922

Luce Visco – Presidente Arcigay Molise

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ISERNIA: PRIMA UNIONE CIVILE DI UNA COPPIA LESBICA. L’AUGURIO DI ARCIGAY MOLISE

<<Apprendiamo con gioia che Anna e Vittoria si sono unite civilmente ad Isernia, e a loro va l’augurio di Arcigay Molise>> – dichiara Luce Visco, Presidente di Arcigay Molise.

<<Un passo importante che ci auguriamo sia un faro e un esempio per le tante coppie lesbiche e gay che negli ultimi anni in Molise ancora ci segnalano come sia difficile vivere con serenità la propria relazione alla luce del sole.

Purtroppo il Molise – continua Visco – è fanalino di coda nel numero di unioni civili celebrate. Spesso senza parenti, sintomo di omofobia. E nella stragrande maggioranza dei casi le coppie preferiscono rinunciare ai propri diritti, come quello dell’unione civile, a causa del contesto discriminatorio in cui vivono, costrette a vivere di nascosto la propria identitá.

Per qualsiasi segnalazione o informazione sulle unioni civili sia a Campobasso che a Isernia abbiamo aperto il Centro Molise LGBT, che può assistere in caso di discriminazione. Tutte le info per contattare il Centro sul sito http://www.molise.lgbt>&gt; conclude Luce Visco.

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OMOFOBIA: A CAMPOBASSO INAUGURA MOLISE LGBT – CENTRO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Campobasso – Giovedì 28 marzo alle ore 11:00 è prevista l’inaugurazione del Centro contro le Discriminazioni “Molise LGBT” in viale del Castello, 68 a Campobasso. 

Saranno presenti alla cerimonia, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, l’assessore alle Pari Opportunità, Paola Felice, e l’assessore alle Politiche Sociali, Luca Praitano.

“Il Centro – dichiara la presidente di Arcigay Molise Luce Visco – nasce grazie al supporto dell’amministrazione del Comune di Campobasso, a cui va il nostro ringraziamento, insieme alla Cooperativa Il Geco e ad Arcigay Molise.”

“Un passo importante – continua Visco – per aiutare le vittime LGBT+ (lesbiche, gay, bisex e trans) di discriminazione che quotidianamente subiscono allontanamento, derisione, bullismo e violenza in tutti gli ambiti. Negli ultimi anni continuiamo infatti a ricevere segnalazioni di difficoltà soprattutto nel contesto scolastico, oltre che casi gravi di violenza anche da parte di genitori, procedendo a indirizzamento verso strutture protette.”

“E’ importante ricordare che il Centro è supportato da UNAR – Ufficio Nazionale contro le Discriminazioni, configurandosi come parte della rete dei Centri nazionali a tutela delle discriminazioni verso le persone LGBT+. Il Centro – conclude Visco – sarà aperto cinque giorni a settimana, con doppia sede su Campobasso e Isernia. Tutte le modalità di accesso al Centro sono indicate sul sito molise.lgbt

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SAN VALENTINO: AD ISERNIA L’INIZIATIVA #LOSTESSOBACIO PER LA VISIBILITA’ DELLE COPPIE LESBICHE E GAY

Al via l’iniziativa #LoStessoBacio in occasione del San Valentino. Il 14 febbraio ad Isernia, presso l’ex Lavatoio in Largo Fratelli Maddalena dalle 16:30 alle 19:30, saranno distribuiti Baci Perugina e cartoline per dimostrare che l’amore è di tutti e tutte, incluse coppie gay e coppie lesbiche. L’iniziativa di distribuzione è giunta al suo decimo anniversario, che più volte negli anni è arrivata in Molise, come in tante altre città d’Italia,continua ad essere fondamentale nel ribadire l’importanza della visibilità dell’amore a 360°. Purtroppo nonostante la legge sulle unioni civili, molte coppie sono ancora costrette a nascondersi per non subire discriminazioni. Con questo evento vogliamo ribadire che l’amore non fa distinzioni.

Un ringraziamento speciale alla Perugina che anche quest’anno, in occasione del suo centenario, è al nostro fianco, all’associazione Gay Center, promotrice dell’iniziativa e ai volontari e alle volontarie di Arcigay Molise.

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FESTIVAL DI SANREMO: CHECCO ZALONE E AMADEUS ALIMENTANO TRANSFOBIA

Accogliamo con delusione che quello che doveva essere il Festival dell’inclusione diventa luogo di ripercussione di stereotipi macchiettistici ormai superati e facenti parte di una modalitá di intrattenimento discriminatoria e superata.

Il teatrino andato in scena tra Amadeus e Checco Zalone descrive le persone trans in maniera anacronistica e fuorviante, e per questo è necessario chiedere scusa a tutte quelle persone offese da tale momento.

Le persone trans, con tanto di accostamento alla prostituzione, non meritano di essere ancora etichettate in tal modo.

Luce Visco, Presidente Arcigay Molise

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GREEN PASS: RISCHIO PRIVACY PER PERSONE TRANS

Lo strumento del Green Pass, insieme alla vaccinazione, è strumento fondamentale e importantissimo per continuare a lottare contro la diffusione del virus Covid-19. E’ però evidente che il sistema, come strutturato, è lesivo della privacy delle persone trans che si ritroveranno a dover essere continuamente identificate con il nome di nascita.

<<Tante persone trans infatti non hanno i documenti adeguati per la complessità burocratica del nostro paese, come ad esempio nel mio caso – dichiara Luce Visco, presidente di Arcigay Molise -. Questo è un evidente problema perché in tantissimi luoghi una persona trans, che già aveva difficoltà di accesso, adesso dovrà essere ancor di più costretta ad esibire documento e nome anagrafico, con relativa violazione della privacy.

In un paese totalmente impreparato a gestire le persone trans, con tante segnalazioni di situazioni imbarazzanti e poco rispettose, questo spingerà ulteriormente le persone trans a isolarsi. E’ quanto registrato anche con le campagne vaccinali, dove spesso si poneva il dubbio se la persona sul documento fosse davvero quella presentatasi. Ciò porterà – continua Visco -, in un momento di riapertura, ad un ulteriore isolamento per persone invece che vogliono tornare a vivere serenamente, anche da vaccinate e con green pass.

E’ necessario che si trovino soluzioni che garantiscano la privacy, evitando un continuo outing discriminatorio. La continua identificazione infatti potrebbe essere anche un rischio violenza nei confronti delle persone trans. Sui social abbiamo già individuato dei commenti che puntano all’identificazione delle persone trans tramite strumento del green pass. Ribadiamo – conclude Visco – quindi l’importanza dello strumento del green pass e della sua applicazione, ma che possa garantire la privacy.>>

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REGIONE MOLISE ESCLUDE FAMIGLIE ARCOBALENO DA CONSULTA DELLE FAMIGLIE. ARCIGAY MOLISE: INACCETTABILE

”Apprendiamo che il Consiglio Regionale ha approvato l’Istituzione della Consulta della Famiglia, escludendo, nonostante le richieste espresse durante la discussione, le associazioni che si occupano di tutela di tutti i tipi di famiglia, includendo quelle omogenitoriali, e di chi ogni giorno lotta, come Arcigay Molise, per aiutare i figli di famiglie che subiscono discriminazione da parte dei propri genitori, arrivando, in alcuni casi, ad essere cacciati di casa e ritrovarsi solo in mezzo in una strada.”

Queste le parole di Luce Visco, presidente di Arcigay Molise che aggiunge:

”Una decisione escludente per cui facciamo appello al Presidente della Regione Donato Toma, presente all’ultimo Molise Pride. Una delle testimonial della manifestazione era proprio la molisana Karole di Tommaso, mamma arcobaleno. Il Molise deve essere una regione accogliente, aperta a tutte e tutti.”

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OMOTRANSFOBIA: AD AGNONE LA PRIMA PANCHINA ARCOBALENO

A pochi giorni dall’approvazione alla Camera del testo di legge contro l’omolesbobitransfobia, la misoginia e l’abilismo accogliamo con entusiasmo l’iniziativa dei Giovani per Agnone Democratica di colorare coi colori della bandiera LGBT una panchina di Agnone, prima ed unica in tutta la regione.Un’idea che incoraggia tante e tanti a viversi in libertà e che speriamo possa diventare fenomeno di emulazione per le province di Isernia e Campobasso.“Il cammino per i riconoscimenti dei diritti della comunità LGBT+ è ancora lungo”, dichiara Luce Visco, presidente di Arcigay Molise;“speriamo che nel passaggio al Senato al testo della legge venga incorporato il reato di propaganda d’odio, già vigente per i crimini legati a motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e non previsto, attualmente per la discriminazione omobilesbotransfobica.Auspichiamo una concreta modifica dell’articolo 3, in particolar modo dell’emendamento Costa, dal quale prendiamo le distanze, che consente di fatto di discriminare una persona LGBTQI+ in quanto “Ai fini della presente legge è consentita la libera espressione di convincimenti ed opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte”; ció legittimerebbe chiunque a poter affermare che una persona omosessuale è malata, o che una persona trans* contronatura.È dunque inaccettabile che si invochi la libertà d’espressione solo per la comunità LGBT+ e per nessuna altra minoranza, ed è altrettanto inammissibile che in una legge che si propone di destrutturare e punire la discriminazione e la violenza venga inserito un articolo che di fatto garantisce le stesse tutele anche agli omofobi.Un ulteriore passo indietro ha toccato l’articolo 6, che riguarda la giornata contro omo-bi-lesbo-transfobia, poiché consentirebbe la possibilità di parlare di tematiche LGBT+ nelle scuole alle associazioni solo previa introduzione del tema nel piano formativo triennale; una lungaggine burocratica che non consentirebbe una campagna di sensibilizzazione immediata alle vittime di discriminazione in ambienti scolastici.Tuttavia restiamo entusiasti dell’istituzione di fondi aggiuntivi al fondo per le pari opportunità, al fine di finanziare politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere istituendo un programma per la realizzazione di centri antiviolenza per persone lgbt.Ricordiamo che secondo l’agenzia Europea dei diritti fondamentali in Italia il 62% delle persone LGBT+ evita di prendere per mano la persona amata, il 30% non frequenta alcuni luoghi per paura di subire aggressioni, il 23% dichiara di aver subito aggressioni sul lavoro, il 32% di avere subito almeno un episodio di molestia nell’ultimo anno, e l’ 8% un episodio di aggressione fisica negli ultimi cinque anni. Da non sottovalutare il triste primato che detiene il nostro paese per maggiore numero di persone trans assadidnate per transfobia in tutta l’Unione Europea.Solo una persona su 6 ha denunciato questi episodi.Ci tengo a ringraziare – conclude Visco – i Giovani per Agnone Democratica per l’impegno messo in atto sul campo dei diritti civili e per il bellissimo messaggio di inclusione che si propongono di lanciare attraverso l’istallazione della panchina.Enrico De Simone, coordinatore del gruppo dei Giovani per Agnone Democratica, ha voluto così commentare l’evento: “Siamo orgogliosi di aver aderito ad un’iniziativa così importante, peraltro come primo Comune in tutta la Regione Molise. Gli episodi di intolleranza legati all’orientamento sessuale, al genere e alle disabilità, spesso caduti nell’oblio legislativo, non sono più contemplabili. Per tal motivo, ci schieriamo a favore della Legge Zan con l’iniziativa simbolica della panchina arcobaleno. Finalmente ad Agnone c’è un posto che testimonia l’importanza di amare in modo libero, l’importanza dell’autodeterminazione degli individui.”Michela Cerbaso, attivista del gruppo nonché Consigliera comunale, ha affermato: “Quello della panchina arcobaleno è un gesto simbolico per celebrare la legge Zan, un atto che è un piccolo passo in avanti per la realizzazione di un Paese realmente inclusivo e progressista. In un Paese Civile la libertà individuale va tutelata con forza, contro ogni forma di violenza e discriminazione. Ci auguriamo che questa panchina sia in grado di ribadire quotidianamente questi principi.”Agnese Guerrizio, una giovane del gruppo, ha dichiarato: “Quella odierna è stata un’importantissima iniziativa di sensibilizzazione per aprire anche la nostra piccola comunità a tematiche attuali come la lotta all’omotransfobia. Una lotta che vede coinvolti giovani e meno giovani affinché possa essere riconosciuta l’uguaglianza di ogni forma di Amore.”

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Centotré // estratto del racconto vincitore del premio Buldrini

Di seguito pubblichiamo un estratto del racconto Centotré di Francesca Albiniano, giovane campobassana vincitrice del premio Buldrini. A Francesca vanno le congratulazione di Arcigay Molise per aver ricostruito uno spaccato dell’omofobia nel contesto molisano, inquadrando, inoltre, e valorizzando il percorso del Molise Pride 2018.

“In nomine Patris et Filii et Spritus Sancti”. L’inizio di ogni preghiera. Credo di essere sempre stata lesbica, o omosessuale, o “lella”, come cavolo vi pare, chiamatemi come volete. Mia madre lo sa.
Certo che lo sa, ma lo ignora, si consola pensando sia una fase passeggera. Una fase passeggera, un’influenza del cazzo che curi standotene a casa e se sei fortunato, con una giusta dose di paracetamolo, al quale però sono allergica. Quindi mi tocca aspettare con le pezze imbevute di acqua fredda sulla fronte. Mia madre, comunque, lo sa. Non le ho mai parlato apertamente, perché non
capirebbe, anzi no, si rifiuterebbe proprio di ascoltarmi. Sarei contro natura, sarei un’accolita di Satana, sarei una depravata. Sarei una vergogna.

A diciassette anni, quando le altre si giravano per guardare i culi dei maschi, io mi giravo per guardare le loro ragazze. Mia madre si suiciderebbe se sapesse una cosa simile. Immaginarselo è un conto, averne la conferma è diverso.

Vivo con una sorta di imperativo morale che mi dice di restarmene zitta, e mi rende ansiosa e mi fa vivere di merda.
Perché per me è un diritto inalienabile scegliere chi amare. Vivo con il terrore di arrecare a mia madre il secondo dispiacere più grande della sua vita, perché avere un marito che va a puttane e non sbattergli in faccia le carte del divorzio è già un fallimento. La daresti vinta a Provvidenti, vero, mamma? Se divorziassi il paese avrebbe la conferma che lui ci va sul serio a puttane. Ma Provvidenti non è il tuo tribunale, mamma. Fare outing adesso, ad ogni modo, la taglierebbe in due. Le dirò prima o poi che mi piacciono le donne. È solo che quel “poi” potrebbe avere una dilatazione temporale infinita.

Due anni fa a Campobasso c’è stato il gay pride. Quella manifestazione per me non era esibizionismo, non era un’occasione per farsi una canna o imbottirsi di birra, né terreno fertile per politicanti poco convincenti che riassumevano il loro sdegno nello slogan SALVINI VAFFANCULO scritto a uniposca sugli striscioni. Quella manifestazione non era per me farsi una foto (rifiuto la parola selfie) e fare record imbattuti di like su Instagram.

Quella manifestazione era lo scisma tra individualità e società, tra quelli che ti vogliono in catene perché se ne fregano se sei transessuale, bisessuale o omosessuale, tanto a loro farai comunque sempre schifo e chi vuole essere semplicemente libero di
amare, vestirsi, cambiare sesso, come cazzo gli pare. Eterosessuale, transessuale, bisessuale o omosessuale che sia. A mia madre, comunque, non le ho detto che sarei andata.

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